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Bartalotta Anna, 3° Liceo Scientifico, Vibo Valentia, martedì 1 gennaio 2008

ANTIDEPRESSIVI: il pesce batte il cioccolato

Come sappiamo c’è una stretta relazione fra umore e cibo. Si sa che i carboidrati contribuiscono a “costruire” la serotonina, un neuro-trasmettitore che regola l’umore, grazie alla feniletilammina. Ma ciò accadrebbe solo se i cibi ricchi di carboidrati contenessero poche proteine (al massimo il 2% delle calorie). Invece il pane ne ha il 15%, il gelato 8%, ecc. Poi c’è un problema di dosi: per avere effetti depressivi ci vogliono da 2 a 3g di feniletilammina, ma 50g di cioccolato ne contengono solo 1/3 di milligrammo. Insomma bisognerebbe mangiarne quantità industriali. Attenti alle dosi!!! Se si cerca uno stimolante, il tè o il caffé, lo sono. Ma non esagerate: dopo una certa soglia, sale il rischio di tachicardie e mal di stomaco, fonti di malumore. Le vie del cibo sono infinite: i dolci sono delle droghe naturali che sollevano il morale. Ma come ogni droga i suoi effetti sono temporanei. Il pesce però è migliore: i suoi grassi sono una manna per le pareti delle cellule cerebrali, le protagoniste del buonumore. ATTENZIONE quindi…non abbuffatevi di dolci ma di tanti pesci.