Dominio diretto

 

E’ il dominio di chi ha concesso un bene mobile in enfiteusi.

Nel contratto di enfiteusi, il rapporto tra il concedente e il fondo, contrapposto al dominio utile, che specifica il rapporto tra l’enfiteuta e il fondo. “… E con altro espresso patto, che il diretto Dominio con suoi salutari effetti della Terra sudetta sempre, et in perpetuum abbia, e debba restare presso detto Signor Don Domenico Antonio Prestia, suoi Eredi, e Successori|| quali utili Padroni||…” (Nr Marco Antonio Catalano di Mileto, 21.9.1776). “… Esso Francesco Cristofalo spontaniamente|| ha asserito, ed asserisce con giuramento nella riferita nostra presenza come vero Signore, e Padrone, e con giusto Titolo, e buona fede quasi possedere il diretto dominio con suoi salutari effetti sopra la Terra in contrada Pipino detta il Malomo, in pertinenze del Casale di Paravati, di capacità tumolate tre circa quoad corpus, et non ad mensuram, e per quanto è||…”  (Nr Marco Antonio Catalano di Mileto, 31.12.1777). “… Premesso tutto ciò, e senza pregiudizio di quanto di sopra si è pattuito, e convenuto, il costituito Signor Cantore Don Gaetano Brancia da oggi innanzi figurar dovrà come assoluto Proprietario del Sudetto Fondo Vela, riunendo in sé, ed a Suo favore, tanto il dominio diretto, che il dominio utile dello stesso, per goderne, e disporne a Suo piacere, mentre il Signor Zagari, nella spiegata Sua qualità di procuratore, e per effetto delle facoltà ricevute dalla Sua Moglie mandante, non solo, ma anche sotto il di Lui proprio, e particolar nome, à rinunciato, e trasferito, come rinuncia, e trasferisce a favore di esso acquirente ogni dritto, ragione, ed azione sull’espressato Fondo la Vela, senza riserv’alcuna…”  (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 21.10.1839, folio 385 a fronte).